venerdì 8 novembre 2019

RIFLESSIONI DEGLI ALUNNI DELLA II B SULLA "SETTIMANA DEL CLIMA".


Il movimento Fridays For Future ha promosso dal 20 al 27 settembre 2019 una settimana di iniziative e azioni di sensibilizzazione della popolazione mondiale sul tema dei cambiamenti climatici.
Accogliendo l'invito del Miur a sollecitare momenti condivisi con gli studenti in occasione della settimana di mobilitazione globale per l’ambiente e il contrasto al cambiamento climatico gli alunni della II B guidati dalle docenti di Scienze e Lettere hanno affrontato in classe l'argomento confrontandosi sul tema. Dal confronto gli alunni hanno tratto degli spunti significativi per scrivere alcuni articoli.

“Avete rubato i miei sogni e la mia infanzia”


Era il mese di ottobre del 2018 quando un rapporto del Climate Action Network lanciava l’allarme. «Nessun Paese europeo è ancora allineato all’Accordo di Parigi», aveva spiegato, numeri alla mano, la rete di associazioni ambientaliste. Al contempo, Donald Trump da anni lavora per smantellare ogni politica ecologista attuata dal suo predecessore. Jair Bolsonaro, Presidente del Brasile, ripete che l’Amazzonia è prima di tutto una risorsa (nazionale) da sfruttare. Anche a costo di deforestarla. E Vladimir Putin è sempre fedele a se stesso.

A tutto ciò si aggiunge il fatto che il mondo della finanza continua imperterrito a foraggiare i settori più dannosi per il clima. Con i 33 principali istituti di credito del mondo che, dal 2016 al 2018, hanno concesso alle fonti fossili un totale di 1.900 miliardi di dollari. E con i colossi di petrolio e gas che investono quasi 5mila miliardi di dollari in nuovi progetti esplorativi nei prossimi dieci anni.
Uno scenario catastrofico, tenendo conto del fatto che sulla crisi climatica il mondo è già in ritardo. E non può permettersi più alcuno scostamento da quanto indicato (a parole) dalla comunità internazionale. Antonio Guterres, segretario generale delle Nazioni Unite, ne è cosciente. E per questo, ha convocato a New York una conferenza straordinaria sul clima, che si sta tenendo in questi giorni. Greta Thunberg, giovane studentessa svedese sta sensibilizzando all'azione un'intera generazione, è l'ideatrice dei Fridays For Future, l'artefice delle manifestazioni per promuovere politiche e comportamenti sostenibili, è colei che ha portato nelle strade di centinaia di città del mondo studenti in occasione degli scioperi internazionali del 15 marzo e del 27 settembre. È autrice, insieme alla sua famiglia, del libro La nostra casa è in fiamme, dove viene raccontata la sua vita.
 Al Summit sul clima all’Onu Greta Thunberg non usa giri di parole per accusare i leader di tutto il mondo che non stanno facendo abbastanza per il salvare il pianeta. «Ci state deludendo, ma i giovani stanno iniziando a capire il vostro tradimento, gli occhi di tutte le generazioni future sono su di voi, e se sceglierete di fallire non vi perdoneremo mai» ha detto la giovane attivista. Puntualizzando, però, che «Il mondo si sta svegliando. Il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no».
Un discorso, il suo, diventato virale in Rete e condiviso da molte star del mondo dello spettacolo, che hanno pubblicato sui loro profili Instagram le foto e le parole di Greta Thunberg. A cominciare da Leonardo Di Caprio, da sempre impegnato in cause a favore dell’ambiente: «Cinque anni fa, ho fatto appello ai leader mondiali delle Nazioni Unite per rispondere alla più grande sfida dell’umanità con coraggio e onestà. Ora, i giovani stanno facendo sentire la loro voce per chiedere una risposta urgente all’emergenza climatica globale. Oggi, il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, sarà affiancato da Greta Thunberg e altri al Summit ONU Climate Action per innescare la trasformazione di cui abbiamo bisogno per proteggere il nostro pianeta e tutta la sua gente. La corsa contro la crisi climatica è una gara che possiamo e dobbiamo vincere» ha scritto l’attore pubblicando le foto dell’incontro fra l’attivista e Guterres. Poi, ha pubblicato un altro post con alcune parole dell’intervento di Greta diventate virali sul web: «Il mondo si sta svegliando. E il cambiamento sta arrivando, che vi piaccia o no».
Milla Jovovich definisce la giovane attivista un vero eroe. «Greta Thunberg sta dicendo una verità così cruda che fa male ascoltarla. È una vera eroina e se non cambiamo le nostre priorità, non ci sarà un futuro per i nostri figli. Le grandi imprese devono ascoltare. Il governo deve ascoltare. Dobbiamo ascoltare. Altrimenti non possiamo sperare di cambiare» ha scritto l’ex modella.
Il mondo delle celebrità, dunque, sembra aver abbracciato l’invito di Greta Thunberg. Ora tocca alla politica.
                                                                                                          Sara Minicuci
                                                                                                          Elisa Romeo



I cambiamenti climatici e i "Fridays for future"




Secondo alcuni dati dell'organizzazione meteorologica mondiale nel 2019 la temperatura si è alzata di 2 gradi centigradi. Questo aumento di temperatura è stato causato dall'utilizzo di macchine che rilasciano anidride carbonica e gas serra. Gli scienziati prevedono che se non affrontiamo questo problema, aumenterà moltissimo la temperatura mondiale alla fine di questo secolo. Anche noi dobbiamo cercare di dare una mano per contribuire alla difesa dell'ambiente e ridurre queste emissioni. Però prima di ridurre dobbiamo sapere cosa sono i gas serra e che cos’è l’effetto serra che li mantiene nella nostra atmosfera. L’effetto serra è ciò che provoca il riscaldamento terrestre. E' un effetto naturale: l’atmosfera terrestre agisce come una grande serra naturale in grado di filtrare le radiazioni solari più energetiche quindi dannose ma anche di accumulare e ridistribuire su tutta la superficie terrestre una parte dell'energia del sole. L’effetto serra svolge un ruolo fondamentale per la crescita e lo sviluppo delle forme di vita; senza i gas serra la terra sarebbe ghiacciata, priva di vita. Negli ultimi decenni però l’effetto serra si è notevolmente intensificato, secondo gli scienziati a causa delle attività umane che hanno generato grandi quantità aggiuntive di gas serra, provocando così un aumento della temperatura media sulla Terra.
Le emissioni di gas serra come il metano, l’anidride carbonica (CO2), il protossido di azoto hanno visto una notevole impennata, per via delle attività industriali, e della deforestazione. In particolare, l’anidride carbonica è la principale imputata del riscaldamento globale e viene prodotta in tutti i fenomeni di combustione utilizzati per le attività umane: dagli scarichi delle industrie, dai mezzi di trasporto, dagli impianti di riscaldamento e condizionamento domestici.
Alcuni modi in cui noi possiamo ridurre i gas serra sono: viaggiare in modo più sostenibile, usare veicoli a basso consumo di combustione, usare i pannelli solari invece dell'elettricità normale, vivere in maniera più sostenibile e anche riciclare le cose che buttiamo nella spazzatura come vetro, plastica e carta.

Un'icona mondiale per il suo impegno contro i cambiamenti climatici e per la lotta contro il climate change in favore di uno sviluppo sostenibile, un'icona delle battaglie ambientaliste di tutto il mondo è Greta Thunberg, una studentessa svedese di appena 16 anni che ha dato il via ai Fridays for future, i venerdì di protesta, in cui i ragazzi di tutto il mondo disertano le aule scolastiche per manifestare contro l'immobilismo dei potenti nell'affrontare il problema del cambiamento climatico.



A 11 anni le fu diagnosticata la sindrome di Asperger un disturbo dello spettro autistico che rende difficoltose molte abilità ma non implica ritardi cognitivi, anzi spesso questi ragazzi quando si fissano su un argomento diventano dei piccoli geni in quel campo. Il suo attivismo è cominciato quando dopo essersi informata sulle conseguenze devastanti del cambiamento climatico si rese conto che non se ne parlava abbastanza. Quindi diventò vegana e coinvolse tutta la sua famiglia, non prese più l'aereo e utilizzò esclusivamente la bicicletta. Nell'agosto del 2018 iniziò a protestare davanti al parlamento svedese con un cartello con la scritta "Skolstrejk for klimatet" (sciopero scolastico per il clima). In poco tempo è riuscita a coinvolgere nella sua protesta i ragazzi di tutto il mondo. Il movimento creato da Greta punta ad inchiodare alle proprie responsabilità i ricchi e potenti della Terra che decidono il destino politico ed economico della società e che fingono di non vedere il problema del riscaldamento globale. Infatti sono loro i principali responsabili di ciò che lasceranno alle generazioni future: un mondo distrutto! Le sue parole sono emblematiche: "Stiamo segando il ramo su cui siamo seduti e non abbiamo il tempo di aspettare che siamo noi giovani oggi ad avere domani il potere di agire, sono gli adulti di oggi che devono agire subito!" Per le sue battaglie Greta è stata candidata al Nobel per la pace ed è stata inserita tra le 25 giovani più influenti al mondo. Lo scorso mese di settembre in concomitanza con la seduta dell'Onu sul clima, il movimento creato da Greta ha portato il 20 ed il 27 in piazza milioni di persone da un angolo all'altro del pianeta influenzando così l'agenda politica internazionale. Greta è giunta a New York dopo aver attraversato l'Atlantico in barca a vela ed è intervenuta al Congresso Usa e all'Onu attaccando a testa bassa i grandi della terra.  Questi sono alcuni passaggi del suo discorso: "Il mio messaggio è che vi terremo d'occhio"; "Se fallirete non ve lo perdoneremo"; "Mi avete rubato i sogni e l'infanzia"; "Siamo all'inizio di un'estinzione di massa"; " il mondo si sta svegliando e il cambiamento sta arrivando". Nonostante le proteste in ogni angolo del pianeta e le dure parole di Greta, al summit dell'Onu purtroppo non si sono ottenuti i risultati sperati. I principali paesi che hanno causato l'inquinamento globale come India, Cina o Turchia non hanno inteso cambiare i loro programmi industriali, mentre gli altri grandi paesi hanno solamente ribadito gli impegni già presi agli accordi di Parigi. Pur tuttavia è certo che il movimento di Greta ha risvegliato le coscienze di tutti noi sulla necessità di avere a cuore le sorti della Terra, perché ne abbiamo una ed una sola. Il mio augurio è che questo serva a rendere ognuno di noi più responsabile in ogni nostra azione quotidiana e quindi partecipi a contribuire alla salvezza del nostro pianeta.
                                                                                                          Giovanni Alati
                                                                                                          Andrea Martorano
                                                                                                         Guantoui Kawtar
                                                                                                         Mattia Palamara
                                                                                                          Pansera Annunziato
                                                                                                          Strati Debora
                                                                                                           Giovanni Paolo Franco
                                                                                                         Capizzi Giancarlo
                                                                                                         Giuseppe Ripepi

Nessun commento:

Posta un commento

PARTECIPAZIONE AL CONCORSO: “LUCE NEL PRESEPE” - Plesso Bagaladi

  Nel mese di novembre gli alunni della Scuola Secondaria di I Grado del plesso di Bagaladi hanno partecipato al concorso “La luce nel prese...